Il cacciucco è il piatto “bandiera” della cucina livornese. Si tratta di una zuppa di pesce (anche se la parte “brodosa” è in quantità modesta) realizzata con pesci di scoglio (coda di rospo, scorfano, tracina, ecc.), pesci in tranci (palombo, grongo, ecc.), molluschi cefalopodi (polpo, seppia, calamari, ecc.), crostacei (cicala di mare, gamberi, ecc.) e molluschi bivalve (cozze, ecc.).

Non è raro trovarlo scritto anche nella foma con sole quattro “c”, caciucco al posto di “cacciucco”, con cinque “c”; ma se vi rivolgete ad un livornese dovete utilizzare solo la forma “cacciucco”, pena fare la conoscenza di originali insulti di cui la fantasia del livornesi è prodiga.

Esiste anche la versione viareggina, che presenta pesci di sabbia in luogo dei pesci di scoglio, un minor impiego di aglio, i pesci sono diliscati (cosa che da una trentina d’anni viene fatta spesso anche a Livorno) e infine la cipolla viene impiegata senza essere soffritta.

Poiché è indispensabile l’utilizzo di diversi tipi di pesce, è un piatto che raramente viene cucinato per poche persone ma di solito viene proposto, perlopiù come piatto unico, in occasioni conviviali.