Si scrive Bagna Caoda e si pronuncia Bagna Cauda.

Ricetta tradizionale, scelta dalla Delegazione di Asti dell’Accademia Italiana della Cucina come quella “da ritenersi la più affidabile e tramandabile”. Depositata a Costigliole d’Asti il 7 febbraio 2005, (atto notaio Marzia Krieg del 28 gennaio 2005).


Ingredienti (per 12 persone)

  • 12 teste di aglio,
  • 6 bicchieri da vino di olio extravergine d’oliva,
  • 1 bicchierino di olio di noci,
  • 600 g di acciughe rosse di Spagna.


Preparazione

Tagliare a fettine l’aglio precedentemente svestito e privato dei germoglii. Porre l’aglio in un tegame di coccio, aggiungere un bicchiere d’olio e iniziare la cottura a fuoco bassissimo rimescolando e avendo cura che non prenda colore. Aggiungere le acciughe dissalate, diliscate, lavate in acqua e vino rosso e ben asciugate. Coprire con il restante olio e cuocere a fuoco lento per mezz’ora, badando che non frigga.

Al termine della cottura si potrà aggiungere, se piace un sapore più morbido, un pezzo di burro freschissimo.

Versare nei “fujot” (recipienti di terracotta con scaldino) preriscaldati e accompagnarla con le seguenti verdure:
crude: cardi gobbi di Nizza Monferrato, topinambur, cuori di cavolo bianco, indivia e scarola, peperoni freschi e sotto graspa (aceto), cipollotti crudi inquartati e immersi nel Barbera;
cotte: barbabietole rosse, patate lesse, cipolle al forno, zucca e polenta fritta, peperoni arrostiti.

È tradizione raccogliere alla fine lo “spesso della bagna” strapazzandovi dentro un ovetto freschissimo.

nota: L’Accademia Italiana della Cucina segnala che nella prassi odierna la quantità di aglio impiegata viene ridotta da una testa d’aglio a persona a due o tre spicchi a persona.

Bagna Caoda